Può scoppiare un vero e proprio caso diplomatico sulla vicenda della "campana di Colombo". Nel 1994, infatti, Roberto Mazzara, un subacqueo di Varese, riportò alla luce una preziosissima campana che si scoprì essere quella a bordo della Santa Maria che, nel 1492, segnalò, con i suoi rintocchi (alla vista del primo lembo di terra), la scoperta delle Americhe da parte del navigatore genovese. Mazzara, in attesa di venderlo, per conservarlo al meglio decise di affidarlo ad una casa d'aste spagnola: oggi, a 13 anni di distanza, Mazzara ha deciso di metterla all'asta, ma si trova di fronte un grosso scoglio, poichè i custodi spagnoli pretendono 300mila euro per riscattare il prezioso reperto o, in alternativa, l'80% del ricavato della vendita all'asta, che, secondo una stima della prestigiosa casa d'aste Christie's, potrebbe arrivare anche a 35 milioni di euro. Messo alle strette, Mazzara ha promesso di dare 17 milioni di euro a chi gli potesse prestare i soldi per riscattare il relitto.
fonte "Libero"
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